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15 aprile 2021

Protocollo nazionale per l’attivazione di punti di vaccinazione nei luoghi di lavoro

Il 6 aprile 2021 è stato pubblicato il “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro” al fine di agevolare e velocizzare la campagna vaccinale come prima misura per il contrasto alla diffusione del Coronavirus, realizzando punti di vaccinazione aggiuntivi a livello territoriale: sono state quindi redatte Indicazioni specifiche per la costituzione, l’allestimento e la gestione dei punti vaccinali straordinari e temporanei nei luoghi di lavoro.

Di seguito si riporta un riassunto dei 16 punti di cui si compone il Protocollo

•    Il personale aziendale si sottopone alla vaccinazione su base volontaria

•    I datori di lavoro, singolarmente o in forma aggregata e indipendentemente dal numero di lavoratrici e lavoratori occupati, con il supporto o il coordinamento delle Associazioni di categoria di riferimento, qualora manifestassero la disponibilità ad attuare piani aziendali per la predisposizione di punti straordinari di vaccinazione hanno l’obbligo di seguire le “Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/Covid-19 nei luoghi di lavoro” nonché il Protocollo Condiviso dalle Parti Sociale del 24 aprile 2020.

•    All’atto di presentazione dei suddetti Piani Aziendali, il Datore di lavoro deve specificare il numero di vaccini richiesti per lavoratori e lavoratrici disponibili alla somministrazione.

•    I costi per la realizzazione e la gestione dei piani aziendali, ivi inclusi i costi per la somministrazione, sono interamente a carico del datore di lavoro, mentre la fornitura dei vaccini, dei dispositivi per la somministrazione (siringhe/aghi) e la messa a disposizione degli strumenti formativi previsti e degli strumenti per la registrazione delle vaccinazioni eseguite è a carico dei Servizi Sanitari Regionali territorialmente competenti
•    Attraverso il coinvolgimento degli attori della sicurezza e del medico competente, quest’ultimo in particolare fornisce ai lavoratori adeguate informazioni su vantaggi e rischi connessi alla vaccinazione e sulla specifica tipologia di vaccino, assicurando altresì l’acquisizione del consenso informato dell’interessato, effettuando il triage preventivo relativo allo stato di salute e la tutela della riservatezza dei dati.

•    La somministrazione del vaccino è eseguita in locali idonei secondo il Piano Aziendale ed è riservata ad operatori sanitari in grado di garantire il pieno rispetto delle prescrizioni sanitarie adottate e in possesso di adeguata formazione per la vaccinazione anti SARS-CoV-2/Covid-19.

•    In alternativa alla modalità della vaccinazione diretta, dove si intenda collaborare all’iniziativa di vaccinazione attraverso il ricorso a strutture sanitarie private si possono effettuare specifiche convenzioni con strutture in possesso dei requisiti per la vaccinazione, con oneri a proprio carico, ad esclusione della fornitura dei vaccini che viene assicurata dai Servizi Sanitari Regionali.

•    I datori di lavoro che non sono tenuti alla nomina del medico competente (quindi che non possano fare ricorso a strutture sanitarie private), possono avvalersi delle strutture sanitarie dell’INAIL. In questo caso, trattandosi di iniziativa vaccinale pubblica, gli oneri restano a carico dell’INAIL.

Chiunque fosse interessato può scaricare qui il Protocollo integrale così da poter avere tutte le informazioni necessarie.